Nel 1923, il primo ospite del cimitero è stata la gallina di Benito Mussolini, regalata ai suoi tre figli Bruno, Vittorio e Romano i quali, al momento della morte della bestiola, desideravano seppellirla nell’appezzamento di terreno di Antonio Molon, veterinario di fiducia del Duce, e portarle un fiore.
Successivamente, sono arrivati i cani di Casa Savoia e quelli di Peppino De Filippo.
La voce si è sparsa ed è così nata Casa Rosa, il cimitero degli animali di Roma fondato dal veterinario in onore della moglie (Rosa Pontarin), del quale usufruisce una clientela omogenea sia per estrazione sociale che per possibilità economica.
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